CIRCOLARE 1686 DEL 19.01.2018
TAVOLO TECNICO SUI PASSAGGI D’AREA
L’Amministrazione ci ha convocato per un aggiornamento in merito alla possibilità dei passaggi fra le aree non soltanto alla luce del D. Lgs. 75/2015 ma anche alla Legge di Stabilità 2018, all’interno della quale il comma 1129 stabilisce la possibilità per il MEF di procedere agli inquadramenti in terza area di circa 126 lavoratori collocati utilmente in graduatorie passate.
Dopo un agile confronto in cui le parti hanno espresso la propria posizione sull’argomento, si è concordato – condannando il trattamento sperequativo fra singole amministrazioni dello stesso comparto contrattuale, come fortemente reclamato dalla UIL nella riunione odierna – di presentare allo stesso MEF e alla Funzione Pubblica le graduatorie 2007 recanti i nominativi di quanti furono ritenuti idonei ai passaggi d’area, al fine di comprendere se il Mibact può avvalersi dello stesso trattamento di cui beneficia il MEF. Come UIL abbiamo sostenuto che anche per noi va adottata la stessa soluzione.
Parallelamente, ad ulteriore dimostrazione dell’interesse che Amministrazione e OO. SS. nutrono per la risoluzione della vertenza, procederemo a siglare un accordo che definisca i parametri per disciplinare i passaggi, onde evitare che futuri scenari politici possano compromettere l’esito di una vicenda così delicata, che va conclusa al più presto.
Pertanto il tavolo tecnico è stato aggiornato a venerdi 26 gennaio stessa ora. A quella data dovremmo essere in grado di conoscere il budget per le assunzioni (derivato dall’accumulo della quota FUA che ritorna nella disponibilità del Mibact per ogni quiescenza).
PASSAGGI DALLA PRIMA ALLA SECONDA AREA
Abbiamo apprezzato e sostenuto, come UIL, il discorso relativo ai passaggi da I a
II area, che riguarderebbero 137 lavoratori. Il costo della procedura sarebbe estremamente irrisorio, quantificabile in circa euro 10.000,00.
SENTENZA TRIBUNALE DI CHIETI
Come molti sapranno, in data 20 aprile 2017 è stata pubblicata la sentenza del Tribunale di Chieti – sezione Lavoro n. 97/2017 relativa alla causa 1169/2016 R. G. attivata tra un dipendente del MIUR e la sua Amministrazione.
Il giudice ha stabilito che il lavoratore ricorrente – dopo aver partecipato alle procedute concorsuali di riqualificazione nel 2008 per il profilo di funzionario amministrativo, essersi collocato fra gli idonei – ha diritto a scorrere in graduatoria e ricevere il pagamento delle differenze stipendiali. Trova particolare rispondenza alla nostra condizione il fatto che il MIUR, amministrazione resistente ma soccombente, abbia chiesto l’assunzione di 451
unità fra vincitori e idonei in data 2009 e si sia sentita rispondere negativamente dalla Funzione Pubblica in quanto le procedure concorsuali ammissibili sarebbero dovute esser bandite prima del medesimo 2009. In tal modo si consentiva l’assunzione solo odei vincitori e non degli idonei. Un secondo tentativo di autorizzazione fu fatto nel 2012 ed ebbe egualmente esito negativo.
Di assoluto rilievo nella motivazione è il passaggio che recita «Le assunzioni relative al personale interno in base a procedure indette anteriormente al gennaio 2010 continuano ad essere regolate dalla disciplina previgente».
FUNZIONARI PER LE TECNOLOGIE E LA FAVOLA DEI POSTI IN MENO PER
GLI SVILUPPI ECONOMICI 2017
Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni via email con cui alcuni funzionari per le tecnologie lamentavano come, alla luce delle graduatorie relative alle progressioni economiche 2017, la percentuale di posti assegnati al profilo (dell’ordine del 20%)fosse penalizzante rispetto a quella riservata ad altri profili della stessa area, percentuale che risulterebbe molto maggiore (dell’ordine del 50%).
Una prima spiegazione generica di questo fatto dovrebbe essere che la percentuale concordata con le OO. SS. (42% circa) era la stessa per tutti i profili ed era riferita alla loro consistenza nel 2016 (prime delle progressioni economiche 2016), ma i contingenti a cui è stata applicata sono variati nel tempo.
In particolare, per alcuni profili – che dapprima avevano fruito di una progressione all’interno della II area con gli sviluppi economici 2010 e successivamente erano passati alla III area prima delle progressioni 2016 – i rispettivi fruitori andavano sottratti dal contingente; in base allo stesso principio dal contingente a cui applicare la percentuale per le progressioni 2017 andavano sottratti coloro che avevano ottenuto la fascia nelle progressioni 2016. Ne consegue che, se i posti da assegnare al profilo nelle progressioni 2017 sono ricavati applicando la predetta percentuale al (maggiore) contingente che il profilo aveva nel 2016, ne risulta un numero di posti tale che, rapportato al (minore) contingente attuale dei potenziali destinatari, come si è ridotto per i detti motivi nel 2017, corrisponderebbe a una percentuale più alta di questo, e viceversa per i profili che non hanno avuto precedenti progressioni. Questa è la prima spiegazione che ci è stata fornita dall’Amministrazione.
Anche se abbiamo l’impressione che questa sia una polemica strumentalmente aizzata da persone in cerca di visibilità mediatica – non casualmente nel periodo di rinnovo delle RSU – abbiamo chiesto chiarimenti specifici più approfonditi che l’Amministrazione ci dovrebbe fornire nei prossimi giorni.
Continueremo a recepire, in ogni caso, tutte le segnalazioni nel merito così da apportare le dovute correzioni in vista dell’accordo sugli Sviluppi Economici 2018.