Circolare n. 1697 del 5/10/2018 |
PROGRESSIONI ECONOMICHE 2017: AL VIA GLI ADEGUAMENTI
È stata pubblicata la circolare DG OR n. 366/2018 con cui viene dato il via libera agli adeguamenti stipendiali conseguenti alle graduatorie dei vincitori delle Progressioni Economiche 2017. Alleghiamo alla presente sia la circolare che il relativo allegato con l’elenco nominativo.
ACCORDO CONTO TERZI
Nella riunione odierna è stato deciso di rinviala sottoscrizione definitiva dell’accordo sul conto terzi a causa di alcuni rilievi effettuati dagli organi di controllo. Il problema sostanziale – per la cui soluzione l’Amministrazione sta fornendo il massimo impegno – riguarda la tempistica dei pagamenti delle prestazioni svolte in quanto si tratta di una procedura nuova e che necessita di infrastrutture telematiche apposite. Durante lo svolgimento della contrattazione nazionale la DG Bilancio ha annunciato che, nella persona di Paolo D’Angeli, proprio questo pomeriggio avrebbe incontrato rappresentanti di IGOP e Funzione Pubblica per addivenire ad una soluzione soddisfacente per tutte le parti in causa. Il confronto ci ha costretto ad affrontare, inevitabilmente, la scandalosa tempistica delle certificazioni dei nostri accordi: tutte le OO. SS. hanno protestato per il mancato rispetto della normativa, debitamente regolata dal nuovo CCNL Funzioni Centrali. Come UIL abbiamo proposto un emendamento alla Legge di Stabilità che ponga fine alle obiezioni a vario titolo (sempre che non possa essere utilizzata la procedura attualmente in uso per le turnazioni).
PROGRESSIONI ECONOMICHE 2018
È stata esaminata la tabella con la ripartizione dei contingenti (per area, profilo e fascia) presentata dall’Amministrazione, la quale ha posto la questione se inoltrare il prospetto con il calcolo del numero di posti basato sulle retribuzioni contrattuali 2017 – come previsto nell’accordo originario – oppure quello recante un numero di posti relativamente minore (circa 28 posti in meno, ovvero l’1% del totale) ma che tiene conto dell’aumento contrattuale 2018 intervenuto dal marzo scorso. Ciò si è reso necessario a fronte della prospettata l’eventualità che gli organi di controllo possano muovere uno specifico rilievo, ovvero che con il numero di posti resi possibili assumendo a criterio le retribuzioni 2017 si sforerebbe il budget previsto nell’accordo nazionale. Chiaro che di fronte a una simile fattispecie si configurerebbe una cospicua perdita di tempo – per l’eventuale controdeduzione e risposta degli organi di controllo – tale da far slittare il termine del 31 dicembre (che serve a garantire la decorrenza dal 1 gennaio 2018).
Tutte le OO. SS. hanno convenuto di effettuare l’invio ai predetti organi della tabella che tiene conto degli aumenti retribuitivi 2018 per cercare di assicurarne l’approvazione nel più breve tempo possibile. L’Amministrazione ha comunque prospettato che si realizzerà una minore economia, ma che aggiunta agli esodi intervenuti nel frattempo potrebbe permettere il recupero di una certa quantità di posti da “spalmare” sui profili. Come UIL abbiamo insistito particolarmente sull’esigenza che vengano indicate le percentuali dei posti messi a disposizione (non presenti nel prospetto presentato dall’Amministrazione) in modo da garantire la maggior uniformità possibile fra i vari profili e una trasparenza rispetto al metodo utilizzato.
Da un punto di vista procedurale, l’Amministrazione ha annunciato che il ritardo degli organi di controllo sarebbe recuperabile avviando – appena ricevuto il via libera – la procedura nel pieno rispetto di quanto contenuto nell’accordo nazionale (i quiz, a titolo d’esempio) ma ovviamente contenendo i tempi di espletamento.
Abbiamo, inoltre, dichiarato apertamente all’Amministrazione di riferire alla parte politica del MIBAC che qualora l’accordo sulla ripartizione del fondo FUA 2018 non ritorni certificato in tempi brevi non ci accontenteremo di ulteriori diversivi e, se dovessero esserci pericolosi slittamenti nelle procedure tuttora sospese, UIL CGIL e CISL sono pronte a proclamare lo stato d’agitazione.
MOBILITÀ D’UFFICIO
L’Amministrazione ha annunciato che intende avviare un processo di mobilità d’ufficio avvertendo che sarà limitato alla mobilità in ambito urbano mediante i medesimi criteri comparativi adottati per la mobilità volontaria nazionale, che quindi ne dovrebbe costituire la base. Tale proposta è stata respinta dalla UIL e dalle altre OO. SS., facendo anzitutto presente che occorrerebbe esaurire preliminarmente altri processi necessari per definire meglio tale mobilità. Anzitutto i passaggi orizzontali. Inoltre, e non per minore importanza, la definizione esatta degli organici in quanto se basta sugli attuali organici una mobilità forzata dimostrerebbe incongruenze difetti e criticità. Abbiamo infatti fatto rilevare che in molti Istituti a fianco di un organico ufficiale in determinati profili abbiamo una situazione di fatto di svolgimento delle medesime mansioni da parte di altri lavoratori per i quali non si è esaurito il processo di flessibilità orizzontale. Trattandosi di una prerogativa dell’Amministrazione non sottoposta a contrattazione le OO. SS. – le quali hanno sottolineato la necessità di una riflessione più approfondita su tale procedura – hanno chiesto di visionare preliminarmente ogni singolo caso che l’Amministrazione voglia sottoporre a mobilità forzata, chiedendo di conoscere nei dettagli il piano assunzionale per poter valutare in che modo assegnare nuove unità agli uffici carenti. Le OO. SS. hanno ribadito che intraprenderanno tutte le iniziative possibili a difesa del personale potenzialmente coinvolto.
ASSORBIMENTO DEI DISTACCATI: CHIARIMENTI
Come previsto dall’accordo – recepito dalla circolare recente che disciplina l’assorbimento dei distaccati – tutti i lavoratori i cui nominativi sono contenuti nell’allegato 2 vedranno riconfermate le domande di rinnovo distacco, finché l’organico di sede non garantirà la possibilità di stabilizzarsi. È emersa anche la possibilità che nella comunicazione dei dati dalla periferia al centro siano stati commessi errori materiali; invitiamo i lavoratori a farne immediata segnalazione al Servizio II per l’opportuna reintegrazione nell’allegato 1.
ALES: RICHIESTO UN TAVOLO DI CONFRONTO
Poiché non ci è dato sapere quale futuro intende riservare la parte politica ad Ales SpA e ai lavoratori impiegati, come UIL abbiamo chiesto una riunione congiunta (con entrambe le Amministrazioni e entrambe le sigle rappresentative) per esaminare la condizione contrattuale dei lavoratori di Ales. Le questioni di maggiore rilievo riguardano la stabilizzazione del personale precario e l’utilizzo del personale interinale.