Al Capo di Gabinetto Ai Capi Dipartimento
Al Direttore Generale RUO Al Direttore del Servizio 2 – DG RUO
Roma, 20 novembre 2025
Gentilissimi,
con la presente interveniamo nuovamente in merito alle mancate nomine dei dirigenti, questione che desta preoccupazione sia al loro interno sia fra le lavoratrici e i lavoratori. Non è un mistero per nessuno, infatti, che il ricorso agli interim oppure l’avocazione ai vari Dirigenti Generali, con conseguente incarico a funzionari per il disbrigo delle attività ordinarie, non costituisca il migliore modello organizzativo degli Uffici.
Tanto più che esistono graduatorie concorsuali il cui esaurimento sarebbe più che raccomandabile, oltreché necessario; non comprendiamo, infatti, per quale motivo si sia deciso di inserire nei ruoli solamente 6 unità del corso-concorso dirigenti tecnici a fronte delle più ampie disponibilità in organico. Né si comprende – a meno di non voler pensar male – il ricorso plurimo a incarichi fiduciari ex comma 5-bis e comma 6 del D. Lgs. 165/2001, soprattutto a fronte di una normativa, contrastata ufficialmente da FP CGIL e UIL PA, la quale nel tempo ha previsto lo sfruttamento legalizzato dei funzionari fino all’immissione in ruolo dei vincitori.
Oltre ai cosiddetti idonei (ne rimangono 8) esistono anche coloro che sono risultati idonei al concorso ma che non hanno seguito il corso, poco meno di 30 colleghi; poiché sono tutti interni al Ministero, per quale motivo l’Amministrazione non ha provveduto a mettere loro nelle condizioni di usufruire del corso, dal momento che è disponibile on demand, creando così un bacino di potenziali dirigenti per le future immissioni in ruolo?
FP CGIL e UIL PA in queste ore hanno avuto interlocuzioni politiche con alcuni parlamentari di Camera e Senato per il sostegno a una serie di emendamenti che dovrebbero sanare la traballante vicenda della dirigenza (e non solo) in questo Ministero.
Spiace constatare che non vi sia stata – né vi sarà, se il buongiorno si vede dal mattino – alcuna interlocuzione con le Organizzazioni Sindacali, che pure conoscono nel dettaglio la situazione degli Uffici.
Spiace constatare che neanche le «Organizzazioni Sindacali che quotidianamente si
confrontano con approccio costruttivo con la delegazione di parte pubblica» sono riuscite nell’intento. Malgrado «le relazioni e (…) presenza quotidiana» persino con il Sig. Ministro.
Sarà forse perché rappresentano tutte insieme il 38% del personale di ruolo?
Noi, in attesa di una qualsiasi forma di segnale dal vertice politico, andiamo avanti e continuiamo a lavorare. Parleremo molto, scriveremo ancor di più e magari continueremo a inanellare successi.
Distinti saluti
FP CGIL MIC UIL PA MIC
V. Giunta F. Trastulli

