Al Capo Dipartimento Valorizzazione
Dott.ssa Alfonsina Russo
Al Direttore Generale Musei
Prof. Massimo Osanna
Al Capo Dipartimento Amministrazione Generale
Dott. Paolo D’Angeli
Al Direttore Generale Risorse Umane e Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone
Al Dirigente del Servizio 2 – DG RUO
Dott. Oreste Cirillo
Servizio: Seg. Gen.
Oggetto: Circolari nn. 60 e 61 – osservazioni
Roma, 5 dicembre 2025
Prot.: 9121/2025
Gentilissimi,
successivamente alla pubblicazione delle circolari 60 e 61 DG RUO sono emersi innumerevoli problemi, che proveremo a declinare nelle righe che seguono.
Circolare n. 60 – Attribuzione delle Posizioni Organizzative
Senza entrare nel merito della redistribuzione delle Posizioni, non si può non notare come il maggior numero di criticità si osservi rispetto alle DRM. Sembra completamente disatteso il principio per cui “a incarico di direttore di Museo non dirigenziale corrisponde una Posizione Organizzativa”; dai prospetti e dalle numerose segnalazioni risulta che su base regionale le PO assegnate a direzioni di Musei siano inferiori al numero dei funzionati posti a capo delle strutture (sia rispetto a sedi singole sia rispetto a sedi accorpate). Per quale motivo?
Allo stesso modo rileverebbe sapere in base a quali criteri talune posizioni siano state declassate di fascia; senza un razionale sarà difficile aspettarsi che i funzionari rispondano agli interpelli, soprattutto se dovesse affermarsi il problema per cui esisterebbero direttori “di serie A e di serie B” a parità di incarico e di responsabilità.
Non da ultimo, c’è un serio problema rispetto ad ottemperare alle circolari da parte dei Direttori di siti resi autonomi dalla riforma: non hanno personale di fatto né di diritto (almeno fintanto che non uscirà la dotazione organica nazionale). A chi rivolgeranno l’interpello?
Queste informazioni si rendono particolarmente necessarie per la scrivente Organizzazione, che non ha partecipato alle fasi negoziale e alla quale risulta, da una veloce ricognizione, che nessun tipo di criterio di quantificazione sia stato sottoposto al confronto.
Circolare n. 61 – Indennità di specifiche responsabilità
In merito a questo argomento si comprende l’intento di voler definire centralmente gli ambiti lavorativi per evitare disparità di trattamento in sede locale ma si ha l’impressione che la distribuzione non sia stata equa, pur rispettando, nell’addensamento di seconda area, la prevalenza numerica del profilo AFAV/ATAV. Accade, infatti, che per amministrativi/tecnici/informatici siano state definite quote specifiche mentre per la lettera c) del Regolamento siano stati previsti solamente numeri totali, senza alcun dettaglio dei luoghi sui budget dei quali queste quote insistono. Ciò deve aver determinato, probabilmente, la necessità di pubblicare la circolare 63/2025, che consente ai datori di lavoro quel margine di flessibilità rispondente a una organizzazione del lavoro peculiare. Anche per le indennità di seconda area si pone il problema di quei siti che attualmente si ritrovano senza personale. Sarebbe quantomai utile provvedere a una redistribuzione – in mancanza di dotazione organica di Istituto – delle quote verso altri Istituti dotati di unità di seconda area.
Oltre a un problema di metodo, in generale si osserva che i tempi per le procedure sono troppo ristretti, coincidenti con chiusure contabili e altri adempimenti in scadenza, al punto da diventare un problema potenziale. Quindi si chiede di valutare una diluizione delle scadenze.
Tutto ciò considerato, fino a quando non riceverà informazioni supplementari di carattere metodologico lo scrivente Coordinamento ritira la firma dagli accordi nazionali sull’attribuzione delle Posizioni Organizzative e delle indennità di specifiche responsabilità. Alla luce di ciò che verrà inviato si valuterà se apporre nuovamente la firma a sottoscrizione.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro
Distinti saluti
IlCoordinatore Nazionale
Federico Trastulli

