Roma, 30 agosto 2016
RESOCONTO DELL’INCONTRO CON IL MINISTRO DARIO FRANCESCHINI
Alle ore 15 si è tenuto l’incontro – fortemente voluto dalle OO. SS. confederali – con il Ministro, il vertice politico e amministrativo del Ministero.
Preliminarmente è stato espresso cordoglio per il terremoto e le tragiche conseguenze. Le OO. SS. hanno chiesto di consentire la massima partecipazione – in termini di solidarietà materiale e fattiva collaborazione – delle lavoratrici e dei lavoratori, riservandosi anche di elaborare eventi e iniziative a favore della ricostruzione.
L’occasione ha consentito di fare il punto sulla situazione attuale, con particolare riguardo alla riforma e alla sua applicazione, e ha previsto una serie di risposte da parte di Franceschini con cui ha ribadito il suo impegno sui alcuni temi fondamentali.
Per quanto riguarda la fase di mobilità del personale, abbiamo dichiarato la nostra ferma contrarietà a forme di mobilità di ufficio, chiedendo di individuare soluzioni alternative che consentano il riassorbimento graduale delle eventuali eccedenze conseguenti ai processi di revisione dell’organico in atto. Sul punto il percorso concordato prevede, oltre ad una nuova fase di mobilità volontaria, la valutazione delle uscite per pensionamento entro il 2020 e una eventuale ulteriore fase di passaggi orizzontali.
Nonostante l’oggettivo impegno per il reperimento di fondi da destinare alla tutela e l’incremento del 37% del bilancio del Mibact, abbiamo chiesto al Ministro l’incremento delle risorse del FUA, per consentire adeguato finanziamento alle attività del personale e garantire ed estendere le progressioni di carriera al personale, come da apposito protocollo d’intesa siglato con l’Amministrazione, soprattutto in attesa di verificare le reali intenzioni del Governo in merito al rinnovo dei contratti.
Altro tema di assoluta importanza è la programmazione del fabbisogno occupazionale, in modo da realizzare la completa copertura del turn over entro il 2020. Noi, sulla base delle valutazioni provenienti dalla stessa Amministrazione abbiamo quantificato la necessità di almeno 5/6000 unità, per garantire entro la data suindicata tutte le 19.050 autorizzate per legge. Sicuramente l’iniziativa del concorso per 500 funzionari è lodevole e necessaria, ma abbiamo bisogno di personale da dedicare all’attività amministrativa, a talune attività tecnica di tutela (in tal modo andando a prevedere altri profili rispetto a quelli messi a bando) e da dedicare alla vigilanza nei luoghi culturali, che, a seguito del mancato turn over, rischiano di chiudere. Franceschini ha assicurato ogni sforzo in sede di discussione della Legge di Stabilità, sede in cui sottolineerà il carattere di specialità ed eccellenza del nostro lavoro.
Sempre in sede di discussione della Legge di Stabilità il Ministro si è impegnato a trovare la soluzione normativa per lo scorrimento degli idonei dalla seconda alla terza area, rispetto ai quali il percorso da seguire è conseguente agli Accordi assunti e può accompagnare il processo assunzionale dall’esterno. Noi abbiamo ribadito la necessità di garantire anche lo scorrimento degli idonei dalla prima alla seconda area, che non avrebbe costi per l’Amministrazione e potrebbe scongelare il controvalore economico delle facoltà assunzionali in seconda e terza area finora congelato per evitare l’esubero.
Nell’ambito della riorganizzazione delle strutture è stata ribadita la necessità di garantire sia maggior raccordo nelle decisioni operative sia maggior rispetto delle determinazioni, impedendo che i dirigenti periferici perseverino in decisioni spontanee e autoreferenziali, come se non fossero sottoposti al principio d’autorità. In particolare rispetto all’attuazione delle disposizioni che discendono dagli accordi nazionali, come quelle relative alle assegnazioni provvisorie di personale. Il fenomeno deve aver raggiunto una certa portata, al punto che lo stesso Ministro ha dichiarato di essersene accorto e di ravvisare la necessità di intervenire urgentemente. Ciò ha giustificato – nella sessione dedicata al personale dirigente – la necessaria richiesta di modifica dei criteri di valutazione della performance dei dirigenti, che raggiungono sempre e comunque gli obiettivi, in una paradisiaca e anacronistica ecumene che non ha eguali nella parte del personale non dirigenziale. Anche su questo il Ministero ha detto che verrà fatto di più, sebbene abbia detto che sono intervenute le prime modifiche rispetto al passato. Sull’argomento abbiamo peraltro rilevato la necessità di coprire tutte le attuali carenze in pianta organica ed anche un suo ampliamento, necessario per inserire dirigenti amministrativi nelle strutture periferiche e per incrementare l’organico tecnico.
Sempre nell’ambito della riorganizzazione, è stato richiesto collettivamente che si realizzi l’autonomia sostanziale delle sedi museali autonome, finora rimasta sulla carta o troppo legata alle iniziative del singolo dirigente virtuoso, e che venga riaffermata la struttura “a rete” dei Poli Museali regionali, in particolare garantendo ai funzionari Direttori dei Musei una adeguata autonomia e il pieno esercizio delle responsabilità connesse alla funzione. Franceschini ha assicurato maggiore determinazione nell’elaborazione degli indirizzi operativi di tali strutture.
Per quanto riguarda il settore delle Biblioteche e degli Archivi, pur riconoscendo la criticità in organico dovuta ad uno squilibrio storico nella distribuzione di questi profili sui territori, abbiamo sottolineato la necessità di valutare l’impatto, in termini di carichi di lavoro, delle competenze in materia di tutela del patrimonio derivanti dalla legge 125/2015, la cui linea di attività coinvolge anche gli Uffici Esportazione delle Soprintendenze. Questo per una eventuale integrazione nella dotazione organica relativa.
Anche sulla riorganizzazione logistica delle strutture (cambi di sede, accorpamenti, scorpori, etc.) il Ministro ha riconosciuto la sensatezza delle richieste delle OO. SS., che rivendicano maggior coinvolgimento nelle informazioni, soprattutto a livello territoriale, impegnandosi e fornire alle OO.SS. una informativa generale sullo stato dell’arte su tutto il territorio nazionale.
L’incontro si è concluso con la garanzia dell’attivazione di due tavoli tecnici – che non vanno a sostituire i percorsi negoziali soliti ma ne costituiscono un naturale complemento – dedicati all’attuazione della riforma e alla riforma dell’ordinamento professionale.
Giudicando positivo il tenore dell’incontro odierno, le OO. SS. hanno ribadito la disponibilità non pregiudiziale a contribuire in ogni modo alla soluzione delle tante problematiche in essere ma la tempo stesso vigileranno affinché le disponibilità si traducano in impegni concreti e risultati condivisi.
FP CGIL CISL FP UIL PA FLP CONFSAL UNSA USB FED. INTESA
C. Meloni G. Guidoni F. Trastulli R. Satolli G. Urbino D. Blasi L. Schiada