In allegato trasmettiamo la nota unitaria appena inoltrata al Ministro
con richiesta di incontro urgente su una serie di temi che consideriamo prioritari.
Fraterni saluti
La Segreteria Nazionale UILPA MIBACT
Oggetto: Richiesta incontro urgente
Sig. Ministro,
le consolidate relazioni sindacali in questo dicastero finora sono state caratterizzate, fra i tanti aspetti, anche dalla volontà e capacità d’intervento preventivo sulle diverse questioni, nella piena consapevolezza sia dei carichi di lavoro sia della crescente diminuzione di organico disponibile. Proprio per questo già dalla fine di agosto avevamo richiesto un incontro urgente all’Amministrazione, incontro che è stato accordato solamente dopo la nostra minaccia di proclamare lo stato di agitazione. Nell’ultimo incontro con il vertice politico è stata più volte riaffermata la disponibilità ad attivare tavoli tecnici, i quali però finora non sono stati mai convocati nonostante la fretta di addivenire a soluzioni su temi urgenti. Ne elenchiamo alcuni, che reputiamo prioritari:
- Protocollo sullo smart working: è necessario regolare in modo uniforme le modalità di organizzazione delle prestazioni da remoto (fatte salve le differenti esigenze delle singole tipologie di Istituti) con particolare riguardo ai lavoratori fragili, onde evitare interpretazioni arbitrarie sul territorio, e avviare i lavori sul POLA (Piano Operativo Lavoro Agile).
- Rilievi degli organi controllo al CCIM: nel precisare che, allo stato, non risulta ancora formalizzato alcun rilievo a distanza di 10 mesi dalla sigla dell’ipotesi di accordo, riteniamo che, al di là delle controdeduzioni che l’Amministrazione potrà elaborare in risposta a quanto comunicato formalmente, sia in atto un attacco politico nei confronti delle Organizzazioni Sindacali e nei confronti dell’istituto del Contratto Integrativo, volto a privare di efficacia uno strumento che ha portato il Mibact all’avanguardia, soprattutto in passato, nel definire politiche lavorative e di welfare per i propri dipendenti. Ci aspettiamo, pertanto, un intervento forte in difesa degli ottimi risultati finora raggiunti faticosamente.
- Pausa breve: abbiamo la necessità che l’Amministrazione ritiri urgentemente la disposizione tecnica della DG Organizzazione con cui viene abolita la pausa breve in
palese contrasto con le stesse disposizioni della medesima DG, contenute nella Circolare 146 del 2015, poiché l’interpretazione da cui discende non è corretta e, soprattutto, poiché non si può prescindere da un confronto sindacale nazionale su materie che attengono all’organizzazione del lavoro, come in questo caso. Tale decisione inoltre incide in particolare molto negativamente sui lavoratori con figli minori in età scolastica, in una situazione di riconosciuta tutela sociale derivante dall’attuale situazione di emergenza Covid.
- Procedure concorsuali avviate (e sospese): non si comprende quando verrà ripresa la procedura concorsuale 1052 AFAV, a quale livello di lavorazione sia la procedura 500 OVA e, più in generale, quale sia il cronoprogramma relativo alla programmazione assunzionale dall’esterno e di riqualificazione professionale per gli interni, ovvero passaggi tra le aree, per il triennio 2020/2022.
- Riorganizzazione del Ministero. Le gravissime carenze negli organici incidono su un processo interminabile di riorganizzazione del Ministero. Le recenti nomine dei Dirigenti delle nuove strutture create con il DPCM del 2019, paradossalmente aumentano le difficoltà organizzative dovute all’assoluta mancanza di risorse strumentali, umane ed in qualche caso addirittura logistiche. Proprio perché consapevoli della complessità di tale operazione, che deve riferirsi alla ineludibile rideterminazione del fabbisogno professionale e della dotazione organica, appare incomprensibile il continuo rinvio del confronto più volte richiesto su questa materia e sul piano assunzionale.
- Lavori insalubri: nella riunione avuta con lei abbiamo avuto il suo autorevole impegno ad esaminare il relativo dossier, fermo al Ministero del Lavoro a causa di un improprio intervento dell’Inps che ha bloccato il pensionamento di moltissimi lavoratori, anche a fronte di pensionamenti avvenuti ed approvati dalla stessa INPS con il pieno riconoscimento dei benefici prevista dalla normativa di specie. Sulla questione appare necessario un intervento politico urgente e risolutivo che sblocchi il comportamento ostruzionistico da parte di Inps e Ministero del Lavoro.
Tutto ciò premesso, riteniamo necessario e urgente un confronto direttamente con lei, al fine di ripristinare un clima costruttivo di relazioni tra le parti finalizzato alla risoluzione dei gravi problemi sopra evidenziati.
Nel restare in attesa di formale riscontro si porgono distinti saluti.
FP CGIL | CISL FP | UIL PA |
Meloni | Nolè Di Stefano | Trastulli |