Nota unitaria su Aperture straordinarie 25 dicembre 2023 e 1 gennaio 2024

Alla c.a.   Ministro della Cultura Dott. Gennaro Sangiuliano

Capo di Gabinetto del MiC Dott. Francesco Gilioli

Segretario Generale del MiC

Dott. Mario Turetta

Delegato al tavolo nazionale Dott. Stefano Lanna

E, p.c.        Direzione Generale Organizzazione

Dott.ssa Marina Giuseppone

Direzione Generale Musei Prof. Massimo Osanna

Direzione Generale Bilancio Dott. Paolo D’Angeli

Egregio sig. Ministro,

abbiamo appreso dai giornali l’intenzione, anche per questa fine d’anno, di aprire i luoghi della cultura negli unici due giorni festivi per i quali è di norma prevista la chiusura: il prossimo 25 dicembre e il 1 gennaio 2024. Non ci stupisce, poiché da circa dieci anni si è consolidata l’idea che si debba rimanere aperti sempre e comunque, anche a fronte di un sottorganico imponente, che neanche le molteplici iniziative concorsuali riusciranno a ripianare in tempi brevi.

Ci stupisce, invece, e ci amareggia molto, dover constatare che, mentre si professa il rispetto nei confronti dell’utenza, non lo si professa né per lavoratrici e lavoratori né per coloro che li rappresentano.

Apprendere da un’intervista l’abbrivio di un’iniziativa ministeriale, di cui Lei è ben consapevole che abbisogna dell’accordo con le parti sociali, è particolarmente irrispettoso, soprattutto dopo che le medesime – memori di simili atteggiamenti occorsi in passato – hanno fatto presente alla delegazione di parte pubblica (nei suoi rappresentanti amministrativi e politici) già da novembre (!!!), che sarebbe stata urgente la convocazione, qualora la parte politica avesse deciso di favorire le aperture nei cosiddetti “super festivi”. Anche perché, come Lei ben sa, signor Ministro, affinchè si possa realizzare un’offerta culturale degna di questa definizione bisogna attivare un macchina organizzativa complessa e mettere a disposizione notevoli risorse economiche, che non si reperiscono né sotto il pavimento né in tempi celeri. Risorse che al monento sono del tutto insufficienti.

Siamo stati, per l’ennesima volta, profeti in patria.

A ciò si aggiunga il fatto che – ed è notizia di queste ultime ore – sembrerebbe che gli Istituti già dal 1 dicembre scorso fossero stati invitati a riferire di eventuali economie del Piano di Valorizzazione 2023 per finanziare le aperture straordinarie in questione!

Alle scriventi la convocazione per la trattativa è arrivata il 15 dicembre per il 19 dicembre. Per due settimane non c’è stato nessuno che abbia avuto la cortesia istituzionale di avvisarci “formalmente” che si stava lavorando in tal senso! Spiace non essere stati coinvolti prima perché saremmo stati propositivi e avremmo dato, ancora una volta, il nostro contributo. Ora è evidente che è compito del vertice politico e delle direzioni generali reperire le opportune risorse.

In ogni caso, quindi, il prossimo martedì faremo – come sempre – il nostro dovere e ci siederemo al tavolo, fiduciosi del fatto che per il futuro sarà Sua cura avere maggiore attenzione per le lavoratrici ed i lavoratori e per chi li rappresenta, procedendo quindi prima con il confronto sindacale e poi con gli annunci a mezzo stampa.

Vogliamo sia chiaro sin da ora che se non si perverrà ad un accordo “adeguato” non sarà per colpa dell’irresponsabilità dei sindacati ma piuttosto a causa della disastrosa gestione di un evento che, se qualcuno si fosse fidato della nostra esperienza, avrebbe invece dato lustro al Ministero tutto.

Cordiali saluti.

Roma, 17 dicembre 2023.

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