Circolare n. 1763 del 02/05/2023

A Tutti i Responsabili UILPA MIC

Alle R.S.U. A Tutti i lavoratori

LORO SEDI

PIANO DI VALORIZZAZIONE 2023

Nell’incontro del pomeriggio abbiamo discusso come primo punto il Piano di Valorizzazione 2023, a seguito della pubblicazione di una prima serie di assegnazioni economiche che avevano scatenato non poche preoccupazioni, dal momento che in alcuni Istituti il budget per l’annualità in corso risultava fortemente penalizzante rispetto allo scorso anno. Soprattutto per quei siti che avevano dimostrato una buona – se non ottima – capacità di spesa. Ci è stato spiegato dal Direttore Generale, prof. Osanna, che si è proceduto a una nuova distribuzione dei fondi, con minore scostamento rispetto alla prima ipotesi e rispetto allo scorso anno, ma che in linea generale l’impostazione prevedeva una minore concentrazione economica sui musei autonomi a vantaggio delle DRM. Come UILPA abbiamo subito fatto presente che, diversamente da quanto affermato nella stessa sede, anche alcune biblioteche e alcuni archivi erano stati penalizzati. Pertanto, anche all’esito di quanto riportato sul tavolo dalle altre Organizzazioni, abbiamo concordato con l’Amministrazione di stralciare l’evento imminente della Notte dei Musei (13 maggio) per consentire le contrattazioni decentrate di Istituto, rinviando a un prossimo appuntamento, a breve scadenza, l’approvazione dei restanti progetti contenuti nel Piano. Nel frattempo, anche grazie alle ulteriori segnalazioni che vorrete farci pervenire a beniculturali@uilpa.it per il successivo inoltro agli uffici di competenza, la DG Musei avrà il compito di ricalcolare le assegnazioni cercando di limitare al minimo le differenze eventuali rispetto a quanto ricevuto in passato. Nel ragionamento abbiamo fatto presente che andranno considerate anche le nuove immissioni di personale e abbiamo suggerito di coprire eventuali sforamenti dovuti ai neoassunti mediante la redistribuzione delle economie a seguito del monitoraggio previsto nell’accordo.

TAVOLO SULLA VIGILANZA PRIVATA E SULLA SICUREZZA

Certamente ricorderete la vertenza di Palazzo Reale di Napoli, che vedeva il progetto di impiegare vigilantes privati armati per un supporto alla struttura napoletana; progetto che, grazie alle forze messe in campo dalle strutture territoriali, ha portato alla revoca di tale affidamento. Il Direttore Generale, anche a seguito della presa di posizione unitaria dei Coordinamenti nazionali del MIC, si è dimostrato disponibile al confronto e ha esordito raccontandoci che è in corso – sebbene momentaneamente sospeso a causa del ruolo vacante – un tavolo interdirezionale (DG Musei e DG Sicurezza Patrimonio) destinato a discutere della sicurezza nei nostri musei, argomento importante soprattutto alla luce di alcuni episodi legati alle proteste eclatanti per l’emergenza climatica. Il tavolo verrà ripreso al momento della nomina del dirigente e i lavori pubblicizzati. Abbiamo, poi, appreso che l’intenzione della DG Musei era quella di garantire Palazzo Reale con l’impiego di vigilanza privata esterna solamente per un periodo transitorio (emergenziale), limitatamente ai turni notturni e nelle aree esterne al museo; un difetto di comunicazione avrebbe portato, invece, all’elaborazione di un progetto diverso. Come UILPA abbiamo guidato la vertenza a livello locale, perciò avevamo richiesto a gran voce un tavolo nazionale per impostare regole chiare su tutto il territorio, ampliando la “vicenda Napoli” e includendo in una sorta di protocollo tutti quei luoghi in cui si era stati costretti al ricorso della vigilanza privata. Ci ha fatto, quindi, molto piacere constatare che il prof. Osanna abbia ritenuto importante confrontarsi oggi con i Sindacati, soprattutto dopo che da soli avevamo scritto alla Dg Musei sollecitando l’incontro nazionale e ricevendone, in cambio, un garbato diniego; segno che l’urgenza del tema è stato sentito con maggiore sensibilità. Il potenziale mancato accordo sul Piano di Valorizzazione 2023 era, con tutta evidenza, un elemento irrilevante e dal valore accessorio. Con l’occasione siamo anche venuti a sapere dell’esistenza di un ambizioso progetto di videosorveglianza, partito dal Parco archeologico di Pompei e che si intende estendere ai siti meridionali gestito da una control room che dovrebbe essere sita proprio in Palazzo Reale; ciò rafforzerebbe l’idea che la vigilanza armata era una misura temporanea in attesa della completa messa a terra del progetto.

Ci ha fatto ancor più piacere sentire che il Direttore Generale consideri il tema della sicurezza “importante al punto che debba essere affrontato con la piena condivisione di obbiettivi e di metodi”. Abbiamo, perciò, ribadito al Direttore le nostre idee. Primo: l’idea di avere in giro vigilantes armati, ancorché nel pieno svolgimento del loro lavoro e con la consapevolezza che la loro presenza funga da deterrente, non ci rende affatto più sicuri, così come non ci rende sicuri vederne nelle banche. Secondo: noi abbiamo, soprattutto sul tema della sicurezza, gli stessi obiettivi dell’Amministrazione e per questo rivendichiamo un confronto, così come lo abbiamo lungamente e inutilmente invocato (anche con i ministri Franceschini e Bonisoli) per i lavoratori Ales attraverso quella cabina di regia cui non siamo mai stati convocati. Vorremmo smetterla di essere considerati spettatori, destinatari di una mera informativa, e partecipare delle scelte che riguardano lavoratrici e lavoratori che rappresentiamo. Terzo: poiché da sempre il Sindacato confederale rivendica politiche occupazionali sane, di qualità, a tempo indeterminato e con salari equi, se proprio si deve intervenire per potenziare organici ormai smunti si facci riferimento ad Ales e non a ditte che sottopagano i propri dipendenti in virtù di CCNL ritenuti iniqui dalla stessa magistratura giudicante (si veda la recente sentenza del Tribunale ordinario di Milano – sezione Lavoro contro Civis). Sarebbe imbarazzante avallare il dumping contrattuale, soprattutto per la nostra Organizzazione che non ha firmato il CCNL dei servizi fiduciari. Quarto, last but not least: la modalità per rinforzare i servizi di vigilanza c’è e si chiama scorrimento della graduatoria del concorso AFAV, non soltanto con riferimento ai 750 posti autorizzati nel decreto Milleproroghe ma addirittura andando a esaurire completamente la lista di idonei in attesa. Ci rendiamo conto che la maggior parte delle difficoltà risiedono nel fatto che i processi assunzionali dipendono da enti esterni al MIC, per questo abbiamo investito ancora una volta l’autorità politica, nella persona del dott. Lanna, affinché il Ministro promuova l’azzeramento dei tempi di latenza rispetto agli ulteriori scorrimenti.

In conclusione, come UILPA abbiamo anche richiesto una moratoria, fintanto che non si riattivi il predetto tavolo interdirezionale, su potenziali attivazioni di ulteriori affidamenti a ditte esterne dei servizi di vigilanza aggiuntiva. Vedremo come evolverà la discussione sul tema e se ci sarà davvero questo

confronto con le parti sociali.

Fraterni saluti.

Il Coordinatore Nazionale

Federico Trastulli